Rendimenti Cumulati dalla data di lancio
Rendimenti Cumulati 10 anni
Rendimenti Cumulati 5 anni
Rendimenti Cumulati 3 anni Rendimenti Cumulati 12 mesi
+ 39.3 %
+ 34.1 %
+ 13.1 %
+ 5.5 %
+ 6.2 %
Dal 18/06/2012
Al 16/05/2024
Rendimenti annuali : anno 2014Rendimenti annuali : anno 2015Rendimenti annuali : anno 2016Rendimenti annuali : anno 2017Rendimenti annuali : anno 2018Rendimenti annuali : anno 2019Rendimenti annuali : anno 2020Rendimenti annuali : anno 2021Rendimenti annuali : anno 2022Rendimenti annuali : anno 2023
+ 2.5 %
- 8.0 %
+ 9.1 %
+ 14.6 %
+ 4.3 %
- 1.3 %
+ 5.3 %
+ 12.6 %
- 8.6 %
-
Valore Patrimoniale Netto (NAV)
131.7 €
Patrimonio Gestito del Fondo
219 M €
Il mercato
Mercati europei
Classificazione SFDR
Articolo
8
Ultimo aggiornamento: 16 mag 2024
Le performance passate non sono un'indicazione delle performance future. Le performance sono calcolate al netto delle spese (escluse eventuali commissioni di ingresso applicate dal distributore)Il rendimento può aumentare o diminuire a causa delle fluttuazioni valutarie, per le azioni non coperte da copertura valutaria.
Carmignac Absolute Return Europe performance del fondo
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Aprile si è rivelato un mese molto complesso per la maggior parte degli asset rischiosi. In effetti, nella nostra lettera mensile di marzo avevamo delineato i rischi futuri, in particolare il conflitto in Medio Oriente ma anche i dati sull'inflazione e i conseguenti rischi associati all'evoluzione delle aspettative sui tassi d'interesse, per non parlare dell'incertezza sugli utili corporate alla luce del posizionamento relativamente rialzista del mercato in quel periodo. Ma non ci aspettavamo che l'Iran lanciasse un attacco su larga scala contro Israele. L'escalation delle tensioni nella regione, i dati macroeconomici contrastanti e l'inflazione persistente hanno spinto aprile su posizioni difensive, con azioni e obbligazioni globali in ribasso e materie prime e dollaro in rialzo. I dati sull'inflazione più alti del previsto hanno fatto salire i rendimenti obbligazionari facendo slittare il calendario dei tagli dei tassi negli Stati Uniti e inducendo persino gli investitori europei a rimettere in discussione il timing dei tagli dei tassi della BCE. Di conseguenza, i premi al rischio e la volatilità delle azioni sono aumentati e la fiducia degli investitori si è rapidamente dissolta.
Commento sulla performance
In questo contesto complesso il Fondo ha perso parte dei rialzi registrati dall'inizio dell'anno, con una performance mensile negativa. Come termine di paragone, l'Euro Stoxx è sceso del 3,3% e il Nasdaq del 4,2%. Il portafoglio di posizioni Short, compresa le coperture con strumenti derivati, ha generato una performance positiva di +1,20%, controbilanciata dal ribasso del -2,81% del portafoglio di posizioni Long. I settori che hanno registrato la peggiore performance sono il tecnologico, l’industriale e il fintech, presi di mira da pesanti prese di profitto dopo i forti rialzi di inizio anno. Nella componente azionaria il maggiore contributo positivo è venuto dal settore healthcare, grazie alla nuova posizione in AstraZeneca, che ha pubblicato un'ottima trimestrale, oltre a disporre di una ricca pipeline di prodotti in ricerca e sviluppo. Pensiamo che il titolo continuerà a guadagnare terreno fino alla riunione del consiglio di amministrazione che si terrà a maggio. Inoltre, la maggiore posizione del portafoglio nel settore dei beni di lusso, Prada, prosegue la traiettoria ascendente. Gli utili di Prada hanno superato le attese, il che rafforza la nostra visione positiva del potenziale di recupero dell'azienda e del forte dinamismo del marchio. Il titolo peggiore del mese è la società di pagamenti digitali Adyen, che ha annunciato risultati di poco inferiori alle stime, ma le cui quotazioni sono scese del -18% in un giorno. Altre posizioni Long nei tecnologici sono state oggetto di prese di profitto dopo i recenti forti rialzi e di fronte ai timori di un rialzo dei tassi. Di conseguenza, l'attività del portafoglio nel corso del mese si è concentrata principalmente sulla gestione del rischio e sul riposizionamento laddove abbiamo individuato le migliori opportunità. L’esposizione lorda complessiva è leggermente diminuita dal 135% al 125% mentre l'esposizione netta è rimasta intorno al +20%.
Prospettive e strategia d’investimento
Si avvicina la metà della stagione dei risultati del primo trimestre e, benché finora il mercato non abbia reagito favorevolmente alle trimestrali, gli utili hanno in media superato le attese di buona parte degli analisti. Nel complesso, quindi, riteniamo che l’approccio bottom-up per la maggior parte dell'universo su cui ci concentriamo rimanga costruttivo. Siamo tuttora convinti dei vantaggi di una strategia del tipo barbell. Da un lato, i fattori strutturali dell'intelligenza artificiale, la ripresa ciclica dei semiconduttori e i prodotti farmaceutici GLP1 hanno ancora buoni motivi per rafforzarsi durante diversi trimestri. Dall'altro, pensiamo anche che gli investitori a livello mondiale ricerchino sempre più la diversificazione in società cicliche e titoli value. Questo riporta i riflettori sull'Europa e riteniamo che il nostro Fondo sia ben posizionato per trarne vantaggio. Inoltre, con la probabilità che la BCE sia la prima grande Banca Centrale a tagliare i tassi, questo dovrebbe innescare la ripresa di altri settori come l'edilizia nell'UE, un settore al quale stiamo dedicando più attenzione. Infine, continuiamo a credere che le banche e le società finanziarie dell'UE siano sottovalutate rispetto agli utili e alla liquidità annunciati agli investitori.
Il riferimento a titoli o strumenti finanziari specifici è riportato a titolo meramente esemplificativo per illustrare titoli attualmente o precedentemente presenti nei portafogli dei Fondi della gamma Carmignac. Tale riferimento non è volto pertanto a promuovere l’investimento diretto in detti strumenti né costituisce una consulenza di investimento. La Società di Gestione ha la facoltà di effettuare transazioni con tali strumenti prima della pubblicazione della comunicazione. I portafogli dei Fondi Carmignac possono essere modificati in qualsiasi momento.
Il riferimento a una classifica o a un premio non offre alcuna garanzia di performance future dell’OICR o del gestore.
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Contesto di mercato
Aprile si è rivelato un mese molto complesso per la maggior parte degli asset rischiosi. In effetti, nella nostra lettera mensile di marzo avevamo delineato i rischi futuri, in particolare il conflitto in Medio Oriente ma anche i dati sull'inflazione e i conseguenti rischi associati all'evoluzione delle aspettative sui tassi d'interesse, per non parlare dell'incertezza sugli utili corporate alla luce del posizionamento relativamente rialzista del mercato in quel periodo. Ma non ci aspettavamo che l'Iran lanciasse un attacco su larga scala contro Israele. L'escalation delle tensioni nella regione, i dati macroeconomici contrastanti e l'inflazione persistente hanno spinto aprile su posizioni difensive, con azioni e obbligazioni globali in ribasso e materie prime e dollaro in rialzo. I dati sull'inflazione più alti del previsto hanno fatto salire i rendimenti obbligazionari facendo slittare il calendario dei tagli dei tassi negli Stati Uniti e inducendo persino gli investitori europei a rimettere in discussione il timing dei tagli dei tassi della BCE. Di conseguenza, i premi al rischio e la volatilità delle azioni sono aumentati e la fiducia degli investitori si è rapidamente dissolta.