Rendimenti Cumulati dalla data di lancio
Rendimenti Cumulati 10 anni
Rendimenti Cumulati 5 anni
Rendimenti Cumulati 3 anni Rendimenti Cumulati 12 mesi
+ 31.7 %
+ 32.9 %
+ 21.5 %
- 1.9 %
+ 8.8 %
Dal 15/11/2013
Al 17/05/2024
Rendimenti annuali : anno 2014Rendimenti annuali : anno 2015Rendimenti annuali : anno 2016Rendimenti annuali : anno 2017Rendimenti annuali : anno 2018Rendimenti annuali : anno 2019Rendimenti annuali : anno 2020Rendimenti annuali : anno 2021Rendimenti annuali : anno 2022Rendimenti annuali : anno 2023
+ 7.5 %
- 0.4 %
+ 4.2 %
+ 1.1 %
- 9.6 %
+ 13.0 %
+ 13.7 %
- 0.8 %
- 8.3 %
+ 3.5 %
Valore Patrimoniale Netto (NAV)
81.7 $
Patrimonio Gestito del Fondo
1 329 M €
Il mercato
Mercati mondiali
Classificazione SFDR
Articolo
8
Ultimo aggiornamento: 30 apr 2024
Ultimo aggiornamento: 17 mag 2024
Le performance passate non sono un'indicazione delle performance future. Le performance sono calcolate al netto delle spese (escluse eventuali commissioni di ingresso applicate dal distributore)Il rendimento può aumentare o diminuire a causa delle fluttuazioni valutarie, per le azioni non coperte da copertura valutaria.
Carmignac Portfolio Patrimoine performance del fondo
Consultate il grafico della performance del fondo e l'ultimo commento del gestore per comprendere appieno la situazione del mercato e scoprire come è cambiato il valore del fondo rispetto all'indice di riferimento.
Aprile è stato un mese complesso per i mercati azionari e obbligazionari per via dell’inflazione statunitense superiore alle attese e di una crescita tuttora solida. Questo contesto ha portato i mercati a rivedere le aspettative riguardo a nuovi tagli dei tassi della Federal Reserve, il che a sua volta ha innescato un rialzo dei tassi di interesse che ha messo sotto pressione le quotazioni dei mercati azionari. Il tasso a 10 anni degli Stati Uniti ha raggiunto il livello più alto (4,70%) dalla fine del 2023, in quanto il mercato ha adottato uno scenario di tassi d'interesse più alti e più a lungo. Nonostante la flessione delle azioni globali, i mercati del credito hanno registrato una performance relativamente positiva. Il differenziale dei tassi delle obbligazioni investment grade si è ulteriormente ridotto sia negli Stati Uniti che in Europa. Il mese è stato caratterizzato anche dall’apertura della stagione dei risultati del primo trimestre. Sebbene la maggior parte delle aziende abbia riportato risultati superiori alle aspettative, i mercati si sono mostrati più severi del solito nel penalizzare le aziende che hanno deluso. L'aumento del differenziale dei tassi di interesse tra il Giappone e gli altri Paesi sviluppati ha esercitato una pressione al ribasso sullo yen, sollevando preoccupazioni per l'impatto dell'inflazione importata sulla domanda interna. D’altro canto l’esposizione rafforzata alle materie prime e il rinnovato interesse degli investitori per le azioni cinesi sottovalutate hanno permesso ai mercati emergenti di registrare performance positive durante il mese.
Commento sulla performance
In questo contesto complesso, il Fondo ha registrato una performance negativa ma leggermente superiore all’indice di riferimento. La sottoperformance è principalmente dovuta allo stock picking azionario, in particolare nei settori tecnologico e finanziario. Segnaliamo la flessione di Meta, penalizzata dal mercato pur avendo annunciato risultati migliori del previsto. Gli investitori hanno reagito male all’annuncio di costi e spese per investimenti corretti al rialzo, che li ha portati a dubitare della capacità di Meta di controllare i costi. La flessione dei mercati è stata in parte compensata dalle posizioni top-down, in particolare nei titoli auriferi e nelle small cap statunitensi. Quanto alle obbligazioni sovrane, il Fondo ha risentito dell'aumento dei tassi d'interesse, malgrado la duration modificata relativamente bassa nel periodo. D'altra parte, i mercati del credito e l’esposizione ai tassi d'interesse messicani hanno sostenuto la performance. Segnaliamo inoltre che la posizione in yen ha registrato un ribasso che è stato controbilanciato dalla sovraponderazione del dollaro all’interno del portafoglio. Nel complesso, la correlazione positiva tra azioni e obbligazioni ha inciso negativamente sulla performance del Fondo, anche se le posizioni diversificate in oro, dollaro e credito hanno contribuito a limitare il ribasso.
Prospettive e strategia d’investimento
Siamo convinti che la crescita economica negli Stati Uniti sarà robusta e più sostenuta rispetto agli altri Paesi, anche se la resilienza si sta progressivamente diffondendo, come dimostrano i dati relativi all'Europa. Il trend divergente dovrebbe creare una disparità tra le politiche monetarie dei Paesi sviluppati, con la Fed che tenderà a mantenere tassi più alti più a lungo. Questo andamento, insieme al rigore dell'economia statunitense, spiega la preferenza del Fondo per il biglietto verde. Inoltre, la recente ripresa dei mercati azionari ha avviato un adeguamento del posizionamento del Fondo. Il portafoglio è stato riesposto agli asset rischiosi, incrementando l’esposizione alle azioni e riducendo le coperture sul credito. Prevediamo che la traiettoria dei mercati finanziari non sarà lineare come negli ultimi quattro o sei mesi. Questo è ancora più importante se si considera che le quotazioni attuali lasciano poco margine alle delusioni, come evidenzia il rapporto prezzo/utili dell'indice S&P 500 superiore a 20. Di conseguenza, stiamo gradualmente adattando il portafoglio per predisporlo a un contesto più volatile. Dopo aver ampiamente beneficiato della tematica dell'intelligenza artificiale e dei trattamenti per l'obesità, il Fondo ha realizzato prese di profitto, riesponendo il portafoglio a titoli di qualità migliore e più difensivi. Inoltre, per riequilibrare il portafoglio orientato alla crescita, stiamo incrementando l'esposizione alle azioni legate alle materie prime, all'oro, al petrolio e al rame, in quanto la nostra view su questi asset è positiva. La duration modificata ai tassi di interesse rimane bassa, ma manteniamo un posizionamento Long sui tassi brevi e Short sui tassi lunghi. Infine, il Fondo rimane posizionato sullo yen e le valute sudamericane.
Di seguito sono riportati i dati principali del Fondo, che vi daranno un'idea più chiara della sua gestione e del suo posizionamento azionario e obbligazionario.
Dati di Esposizione
Ultimo aggiornamento: 30 apr 2024
Peso dell'Investimento Azionario
42.5 %
Esposizione Azionaria Netta40.1 %
Active Share84.9 %
Duration modificata0.9
Yield to Worst5.8 %
Rating Medio
BBB
Yield to Maturity & Yield to Worst: Calcolato a livello di portafoglio obbligazionario.
La strategia in breve
Scoprite le principali caratteristiche e i vantaggi del Fondo attraverso le parole dei suoi gestori.
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Il riferimento a una classifica o a un premio non offre alcuna garanzia di performance future dell’OICR o del gestore.
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Contesto di mercato
Aprile è stato un mese complesso per i mercati azionari e obbligazionari per via dell’inflazione statunitense superiore alle attese e di una crescita tuttora solida. Questo contesto ha portato i mercati a rivedere le aspettative riguardo a nuovi tagli dei tassi della Federal Reserve, il che a sua volta ha innescato un rialzo dei tassi di interesse che ha messo sotto pressione le quotazioni dei mercati azionari. Il tasso a 10 anni degli Stati Uniti ha raggiunto il livello più alto (4,70%) dalla fine del 2023, in quanto il mercato ha adottato uno scenario di tassi d'interesse più alti e più a lungo. Nonostante la flessione delle azioni globali, i mercati del credito hanno registrato una performance relativamente positiva. Il differenziale dei tassi delle obbligazioni investment grade si è ulteriormente ridotto sia negli Stati Uniti che in Europa. Il mese è stato caratterizzato anche dall’apertura della stagione dei risultati del primo trimestre. Sebbene la maggior parte delle aziende abbia riportato risultati superiori alle aspettative, i mercati si sono mostrati più severi del solito nel penalizzare le aziende che hanno deluso. L'aumento del differenziale dei tassi di interesse tra il Giappone e gli altri Paesi sviluppati ha esercitato una pressione al ribasso sullo yen, sollevando preoccupazioni per l'impatto dell'inflazione importata sulla domanda interna. D’altro canto l’esposizione rafforzata alle materie prime e il rinnovato interesse degli investitori per le azioni cinesi sottovalutate hanno permesso ai mercati emergenti di registrare performance positive durante il mese.