Una soluzione flessibile per cogliere le opportunità nelle obbligazioni globali
Un Fondo guidato da convinzioni volto a intercettare le opportunità dei mercati obbligazionari globali con copertura sistematica del rischio di cambio.
Processo di investimento basato sull’approccio top-down e l’implementazione bottom-up delle strategie sui tassi di interesse e sul credito.
Rendimenti Cumulati dalla data di lancio
Rendimenti Cumulati 10 anni
Rendimenti Cumulati 5 anni
Rendimenti Cumulati 3 anni Rendimenti Cumulati 12 mesi
+ 13.6 %
+ 12.2 %
+ 12.3 %
- 1.2 %
+ 6.9 %
Dal 15/11/2013
Al 15/05/2024
Rendimenti annuali : anno 2014Rendimenti annuali : anno 2015Rendimenti annuali : anno 2016Rendimenti annuali : anno 2017Rendimenti annuali : anno 2018Rendimenti annuali : anno 2019Rendimenti annuali : anno 2020Rendimenti annuali : anno 2021Rendimenti annuali : anno 2022Rendimenti annuali : anno 2023
+ 1.7 %
- 0.6 %
+ 0.1 %
+ 1.8 %
- 3.4 %
+ 5.0 %
+ 9.2 %
-
- 8.0 %
+ 4.7 %
Valore Patrimoniale Netto (NAV)
1043.7 €
Patrimonio Gestito del Fondo
1 372 M €
Il mercato
Mercati mondiali
Classificazione SFDR
Articolo
8
Ultimo aggiornamento: 30 apr 2024
Ultimo aggiornamento: 15 mag 2024
Le performance passate non sono un'indicazione delle performance future. Le performance sono calcolate al netto delle spese (escluse eventuali commissioni di ingresso applicate dal distributore)Il rendimento può aumentare o diminuire a causa delle fluttuazioni valutarie, per le azioni non coperte da copertura valutaria.
Carmignac Portfolio Flexible Bond performance del fondo
Consultate il grafico della performance del fondo e l'ultimo commento del gestore per comprendere appieno la situazione del mercato e scoprire come è cambiato il valore del fondo rispetto all'indice di riferimento.
CONTESTO DI MERCATOIl mese di aprile è stato caratterizzato dalla revisione al ribasso delle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve statunitense per il 2024 che ha spinto i tassi al rialzo, come evidenzia il rendimento a 2 anni degli Stati Uniti, cresciuto di 34 pb in aprile, superando la soglia del 5%. Questa ricalibrazione è avvenuta gradualmente nel corso del mese, con un'inflazione particolarmente persistente in tutto l'Atlantico, come riflette in particolare la nuova impennata dell’indice dei prezzi al consumo, a +3,5% su base annua. Le cause dell’inflazione continuano a spingere i membri della Federal Reserve ad adottare toni prudenti, come le vendite al dettaglio e i dati sull'occupazione che sembrano deporre a favore di uno scenario « no-landing » per l'economia statunitense. La desincronizzazione continua, con una configurazione favorevole nell'Eurozona, dove l'inflazione continua a scendere (al +2,4% anno su anno), il che consente alla BCE di adottare un approccio di politica monetaria molto più accomodante. L'attività economica sta migliorando sia in termini di indicatori anticipatori che di dati di crescita, superiori al consensus. Ma questo disaccoppiamento non ha giovato ai rendimenti europei, che continuano a salire in parallelo con i rendimenti degli Stati Uniti, come dimostra il Bund decennale tedesco che ha segnato + 29 pb ad aprile. Infine, la situazione geopolitica in Medio Oriente si è notevolmente deteriorata dopo il massiccio attacco dell'Iran al territorio israeliano, alimentando sia l'avversione al rischio tra gli investitori che le pressioni inflazionistiche, con un'impennata dei prezzi delle materie prime.
Commento sulla performance
Il Fondo in aprile ha nettamente sovraperformato l’indice di riferimento in un contesto ostile per gli assset obbligazionari e il credito. La sovraperformance è riconducibile alla resilienza dei driver di performance del Fondo e alla bassa sensibilità ai tassi di interesse. Le strategie di carry continuano a sostenere in maniera costante la performance del portafoglio, così come gli strumenti indicizzati all'inflazione che beneficiano della revisione al rialzo della traiettoria economica globale e del deterioramento del contesto geopolitico. In aprile il Fondo ha ridotto le coperture del portafoglio crediti a seguito dell'ampliamento degli spread di credito, e ha incrementato l’esposizione ai tassi a breve termine degli Stati Uniti e al debito emergente, attraverso i tassi messicani e brasiliani.
Prospettive e strategia d’investimento
La resilienza delle principali economie sviluppate è una buona notizia, ma paradossalmente rende anche fragili i mercati in quanto la solidità economica è dovuta esclusivamente al nuovo paradigma dei deficit di bilancio dei governi. Questa crescita supportata dal credito sta generando squilibri che iniziano a pesare sugli asset obbligazionari, poiché queste politiche fiscali sono in contrasto con le politiche monetarie perseguite dalle principali Banche Centrali. La prospettiva di un « no landing » dell'economia rende illusorio anche lo scenario di un ritorno al target d’inflazione in quanto la solidità dei dati economici continua a sorprendere gli investitori in positivo. A ciò si aggiunge la recente impennata dei prezzi delle materie prime, che fino ad ora hanno contribuito alla disinflazione e che d’ora in poi probabilmente peseranno sui prezzi alla produzione e al consumo. Queste prospettive economiche ci fanno propendere per il mantenimento di una duration modificata ai tassi d'interesse bassa, con una preferenza per la porzione corta delle curve dei tassi. Manteniamo una duration modificata negativa alle scadenze lunghe, dove è probabile che l'eccesso di offerta si scontri con una domanda più debole, in un momento in cui le principali Banche Centrali riducono il volume dei loro bilanci. Manteniamo inoltre il posizionamento short sui rendimenti sovrani giapponesi poiché la BOJ ha avviato un ciclo di rialzo dei tassi a marzo e sta lottando contro l’indebolimento dello yen. Sul fronte del debito corporate il Fondo mantiene un’esposizione lorda importante ai sotto-segmenti di credito, con un carry elevato, come il debito finanziario subordinato e il credito strutturato, consolidando al contempo l’esposizione netta attraverso coperture a basso costo per proteggere il portafoglio dagli shock esogeni sui mercati del credito. Infine il Fondo mantiene una ponderazione elevata nelle strategie indicizzate all'inflazione che dovrebbero fare leva sulla ricalibrazione al rialzo delle aspettative inflazionistiche e che offrono anche una copertura interessante contro il possibile aumento del rischio geopolitico.
Di seguito sono riportati i dati principali del fondo, che vi daranno un'idea più chiara della gestione e del posizionamento obbligazionario del fondo.
Dati di Esposizione
Ultimo aggiornamento: 30 apr 2024
Duration Modificata
1.3
Yield to Worst5.2 %
Yield to Maturity5.5 %
Cedola Media
4.6 %
Numero di emittenti148
Numero di obbligazioni190
Rating Medio
BBB-
La strategia in breve
Scoprite le principali caratteristiche e i vantaggi del Fondo attraverso le parole dei suoi gestori.
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Il riferimento a una classifica o a un premio non offre alcuna garanzia di performance future dell’OICR o del gestore.
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Carmignac Portfolio è un comparto della SICAV Carmignac Portfolio, società d'investimento costituita secondo la legge lussemburghese conforme alla direttiva UCITS.
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Contesto di mercato
CONTESTO DI MERCATOIl mese di aprile è stato caratterizzato dalla revisione al ribasso delle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve statunitense per il 2024 che ha spinto i tassi al rialzo, come evidenzia il rendimento a 2 anni degli Stati Uniti, cresciuto di 34 pb in aprile, superando la soglia del 5%. Questa ricalibrazione è avvenuta gradualmente nel corso del mese, con un'inflazione particolarmente persistente in tutto l'Atlantico, come riflette in particolare la nuova impennata dell’indice dei prezzi al consumo, a +3,5% su base annua. Le cause dell’inflazione continuano a spingere i membri della Federal Reserve ad adottare toni prudenti, come le vendite al dettaglio e i dati sull'occupazione che sembrano deporre a favore di uno scenario « no-landing » per l'economia statunitense. La desincronizzazione continua, con una configurazione favorevole nell'Eurozona, dove l'inflazione continua a scendere (al +2,4% anno su anno), il che consente alla BCE di adottare un approccio di politica monetaria molto più accomodante. L'attività economica sta migliorando sia in termini di indicatori anticipatori che di dati di crescita, superiori al consensus. Ma questo disaccoppiamento non ha giovato ai rendimenti europei, che continuano a salire in parallelo con i rendimenti degli Stati Uniti, come dimostra il Bund decennale tedesco che ha segnato + 29 pb ad aprile. Infine, la situazione geopolitica in Medio Oriente si è notevolmente deteriorata dopo il massiccio attacco dell'Iran al territorio israeliano, alimentando sia l'avversione al rischio tra gli investitori che le pressioni inflazionistiche, con un'impennata dei prezzi delle materie prime.